Restauro conservativo della Chiesa di San Domenico in Posico
La chiesa di San Domenico in Posico è una delle più antiche e compare già negli atti della visita del Mons. Bollani del 1566 e in quelle di Cristoforo Pilati, arciprete di Toscolano, del 1574 e 1578.
L’aspetto attuale dell’edificio è seicentesco.
Dal punto di vista della salubrità delle superfici, la chiesa presenta un forte problema di umidità di risalita. Ad aggravare il tutto vi è la presenza di una serie importante di “riparazioni” eseguite in epoca recente con composti di tipo cementizio, che hanno ottenuto come esito quello di costipare le murature e generare la diffusione dell’umidità in altri punti, provocando macchie e distacco delle superfici.
I problemi maggiori sono però di tipo strutturale; questo tipo di problematiche non sono nuove per questa fabbrica in quanto è possibile osservare come nella stessa siano presenti parecchie chiavi.
Il progetto prevede in sintesi i seguenti interventi:
A) Intervento di tipo strutturale sul tetto finalizzato alla realizzazione di un anello a monte delle murature attraverso la realizzazione di una struttura leggera in acciaio con piatti diagonali sulle falde e rifacimento delle parti non strutturali della copertura; il telaio in acciaio è quindi a supporto, e non in sostituzione, degli elementi strutturali esistenti;
B) Chiusura di tutte le lesioni con interventi adeguati alle situazioni riscontrate;
C) Inserimento di catene al di sopra dei cornicioni in posizione più bassa rispetto a quelle esistenti per contrastare l’effetto di scivolamento verso l’esterno delle murature; sono previste 2 catene nella navata, 3 nella sacrestia ed 1 nel corridoio di accesso a quest’ultima;
D) Rimozione di tutti gli intonaci di tipo cementizio e trattamento di tutte le malte al fine di risanare le murature e rendere le superfici a regola d’arte;
E) Restauro degli affreschi danneggiati e delle superfici interne necessitanti di intervento;
F) Tinteggiatura con tecnica a velatura delle facciate esterne.